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Immagine del redattoreDr Enrichetta Proverbio

LE "DEPRESSIONI SECONDARIE DA CAUSE MEDICO-PATOLOGICHE"

LA "DEPRESSIONE MASCHERATA" -LE "DEPRESSIONI NEVROTICHE" - INTERESSANO IL COUNSELING AD INDIRIZZO PSICOBIOLOGICO


In un precedente editoriale si è argomentato su Counseling psicobiologico e "depressione secondaria da cause esterne", per presentare l'applicabilità del percorso ad indirizzo psicobiologico in questi casi, e non solo, eventualmente in affiancamento a percorso psichiatrico, psicologico o psicoterapeutico. 

Si richiama l'introduzione svolta in quell'articolo.

 

Nel presente editoriale si dilata il campo applicativo del Counseling anche a lamentate situazioni "depressive" derivanti da cause medico patologiche, da cause nevrotiche e da situazioni "mascherate".


Sempre la doverosa premessa. 

Il Counselor non può fare diagnosi: nel mentre si appalesa il quadro della situazione portata dal cliente è necessario saper fare una diagnosi differenziale anche nel semplice sospetto, per inviare appunto il cliente ad un consulto psichiatrico o psicologico- psicoterapeutico. 

 

Laddove vengano esplicitati dal cliente i primi due sintomi "depressivi" (perdita di piacere per ogni attività e anedonia) con tre altri sintomi (per es. disturbi appetito; demotivazione, disturbi del sonno, sensazione di inutilità, colpevolezza; pensieri suicidari o di morte in genere) il Counselor si ritiene debba procedere ad inviare la persona da un medico specialista prima di iniziare qualsivoglia tecnica di percorso Counseling. Anche sul tema ci si riporta al precedente editoriale sulle "Depressioni secondarie da cause esterne". 

 

Ciò premesso doverosamente, il primo tema odierno è il percorso di Counseling in casi di depressione secondaria da cause medico patologiche. Ci si può ben rivolgere al Counseling psicobiologico laddove la persona avverta c.d. "depressione" nell'accezione in trattazione che trova la propria fonte produttiva in malattie psichiatriche, malattie ischemiche, tumori, epatiti, malattie infettive, ictus, malattie neurologiche. 

 

La sofferenza conseguente va affrontata, sostenuta, capita, accolta.

 

Analogamente ben si rivolge al Counselor ad indirizzo psicobiologico la persona che è affetta da cd. "depressione nevrotica", cioè in tutte le forme narcisistiche, in casi di dipendenza, di idealizzazione del sé ovvero di svalutazione del sé, nei casi di sensi di colpa e in quelli dai sentimenti ambivalenti.

 

E ancora. Ben si rivolga al Counselor ad indirizzo psicobiologico anche colui che presenta una "depressione mascherata" per esempio con i seguenti sintomi cognitivi, somatici o comportamentali: 

  • autolesionismo;

  • tendenza agli incidenti;

  • abuso di sostanze;

  • disturbi del comportamento;

  • ipocondria nell'anziano.

 

L'intervento del Counselor ha come obiettivo la risoluzione dei sintomi e non il cambiamento della personalità.

 

Il Counselor infatti approfondisce con il cliente il di lui agito senza influenzare alcuno e senza consulenza di sorta soprattutto di carattere medico, assolutamente preclusa. 

 

Il libero intimo e riservato colloquio, le domande, il ragionamento, l'emersione dei potenziali sopiti sono le basi di un nuovo agito avulso da  qualsivoglia condizionamento o pressione.

 

Con metodologia scientifica il Counselor accompagna il cliente a porsi le domande e le riflessioni corrette, anche al di fuori delle sedute/incontri, affinché le personali prospettive e concezioni mentali si amplino fino ad acquisire una visione delle cose mutata, per dare impulsi a comportamenti diversi volti al cambiamento e al benessere tanto cercato.

 

Dr.ssa Enrichetta Proverbio 

Counselor psicobiologico 

     

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